Puoi avere un nonno Augusto e un
padre Giulio, nomi che trasudano romanità, una nonna Matilde in memoria di chi
a Canossa fece inginocchiare un imperatore, amare fanaticamente la tradizione e la cultura italiana, girare per Roma, Venezia, Firenze e mille altre città e
borghi. Puoi essere affascinato da tanta bellezza e genialità, pronto a difendere con
unghie e denti chi vuole smontare o distruggere un impianto di civiltà umana
senza uguali, eppure istintivamente ami un'altra bandiera. Perché? Direbbe il buon Sherlock Holmes, elementare Watson: è nel ventre materno
che sono tramandati gli impulsi misteriosi per la costruzione della primaria
sensitività. Alla nascita seguono insegnamenti e ricettività, ognuno può essere
condizionato da circostanze, persone ed ambiente, però quello che riguarda
l’interiorità di ciascuno è dipendente oltre che dagli indecifrabili mesi che
precedono il parto, dal desiderio di appartenenza ed inclusione in un ordine
umano affine. Questo scaturisce dai tratti
fisici, infatti sarebbe inspiegabile il bisogno di apparire come i modelli
prestabiliti da un costume o da una moda, fino ad arrivare all'associazionismo più sfrenato e nel mezzo l’aspirazione di condividere con altri un sistema di vita simile e
non differente dal tuo. Tutto s’ingarbuglia quando l’umano tenta di portare acqua
al proprio mulino. Quando il cristianesimo abbatté il paganesimo e diventò religione ufficiale, trasse a sé le idee di dominare il
mondo care all'impero Romano. Gesù quando invitava gli uomini alla conversione e alla fede per “diventare
un solo gregge e un solo pastore”, predicava qualcosa di altamente spirituale, ossia di
cercare dentro di noi un’energia precedente al ventre materno. Tant'è che non raccolto
la chiama, sono in molti da sempre a propagandare un universalismo tendente ad imporre sistemi culturali e di cui ora la globalizzazione predomina con il suo
sistema economico. Anche l’Islam è una religione convinta di dover diffondere
la parola di Dio secondo i propri dettami e con l'occhio al dominio. Karl Marx, sostenitore "della
religione come l’oppio dei popoli", non tenne conto che la credenza non è un
inganno perpetrato dall'uomo a sé stesso, ma una necessità di alleviare le pene
dell’esistenza.
Benedetta sia! Quello che non funziona è la volontà di supremazia delle svariate cariche religiose e politiche, capaci di sfruttare la debolezza umana. È evidente l’intenzione di soverchiare in Europa l’ordine sociale, politico, culturale ed economico avviato dal dopo guerra in poi e non per esigenze
sopraggiunte, ma per combattere l’autodeterminazione fin qui raggiunta. È un gioco da ragazzi togliere libertà ai popoli: si depaupera l’economia, meno lavoro e meno soldi in tasca; s’innalza il livello di pericoli alla sicurezza, se hai paura di uscire diventi sempre più pavido ed impari a sopportare, a destreggiarti tra prepotenti e violenti. Rintanati dentro casa ed impoveriti, quando diminuiscono le libertà sei già predisposto all'accettazione di quel che verrà. Se così non fosse perché non aiutare i migranti in casa loro? Tante organizzazioni internazionali sono state fondate per questo scopo. Sono due le cose... o non servono ed allora risparmiamo soldi, oppure facciano il lavoro per il quale sono state create. Ci sono guerre tra fazioni religiose, tribù e quant'altro, queste non riescono da secoli a mettersi d’accordo tra simili e noi dovremo trovarci dentro casa gente lontana anni luci dal nostro vissuto ed accettare i loro usi e costumi? Sottomissione della donna, infibulazione, riti animisti, incapacità di riconoscere civiltà antiche e native. Stiamo veramente scherzando! Nessuno di questi soggetti che arrivano in Europa si dimenticherà della propria provenienza, cultura, tradizione, abitudini. Vale quanto scritto altre volte in questo blog: nelle Americhe ed in Oceania sono state calpestate popolazioni autoctone, in quei continenti, immensi e praticamente spopolati, è stato possibile una forma di multiculturalismo non esente tuttora da gravi problemi legati a razzismo e violenza. Quindi fatteci un piacere, smettete di pubblicizzare questa fantomatica ed armoniosa società multiculturale. Teniamo strette le conquiste raggiunte. Chi arriva o si dispone alle regole ed alle leggi nazionali come lo fecero i nostri migranti, o se ne vada con buona pace dei buonisti.
Benedetta sia! Quello che non funziona è la volontà di supremazia delle svariate cariche religiose e politiche, capaci di sfruttare la debolezza umana. È evidente l’intenzione di soverchiare in Europa l’ordine sociale, politico, culturale ed economico avviato dal dopo guerra in poi e non per esigenze
sopraggiunte, ma per combattere l’autodeterminazione fin qui raggiunta. È un gioco da ragazzi togliere libertà ai popoli: si depaupera l’economia, meno lavoro e meno soldi in tasca; s’innalza il livello di pericoli alla sicurezza, se hai paura di uscire diventi sempre più pavido ed impari a sopportare, a destreggiarti tra prepotenti e violenti. Rintanati dentro casa ed impoveriti, quando diminuiscono le libertà sei già predisposto all'accettazione di quel che verrà. Se così non fosse perché non aiutare i migranti in casa loro? Tante organizzazioni internazionali sono state fondate per questo scopo. Sono due le cose... o non servono ed allora risparmiamo soldi, oppure facciano il lavoro per il quale sono state create. Ci sono guerre tra fazioni religiose, tribù e quant'altro, queste non riescono da secoli a mettersi d’accordo tra simili e noi dovremo trovarci dentro casa gente lontana anni luci dal nostro vissuto ed accettare i loro usi e costumi? Sottomissione della donna, infibulazione, riti animisti, incapacità di riconoscere civiltà antiche e native. Stiamo veramente scherzando! Nessuno di questi soggetti che arrivano in Europa si dimenticherà della propria provenienza, cultura, tradizione, abitudini. Vale quanto scritto altre volte in questo blog: nelle Americhe ed in Oceania sono state calpestate popolazioni autoctone, in quei continenti, immensi e praticamente spopolati, è stato possibile una forma di multiculturalismo non esente tuttora da gravi problemi legati a razzismo e violenza. Quindi fatteci un piacere, smettete di pubblicizzare questa fantomatica ed armoniosa società multiculturale. Teniamo strette le conquiste raggiunte. Chi arriva o si dispone alle regole ed alle leggi nazionali come lo fecero i nostri migranti, o se ne vada con buona pace dei buonisti.