A volte è necessario far scorrere del tempo per riordinare le idee e poter proseguire, in fondo è questo il compito fissato, da chi non vuole essere indifferente dinanzi all'ineluttabile. Issare bandiera bianca, questo ha fatto Tsipras con la decisione di abdicare alle condizioni imposte dall'Unione Europea. Le nostre speranze erano ben altre, ma esigere un altro sforzo a una popolazione alla canna del gas, maneggiato da chi ne ha parecchia dimestichezza, indubbiamente comportava da parte del primo ministro greco, un coraggio da leoni. Nel mondo contemporaneo è scomparsa l’idea del sacrificarsi per i posteri. Oggi è l’epoca del tutto e subito, impossibile chiedere, seppure agli eredi di un passato glorioso, un’immolazione. La Storia è beffarda, nel 1953 c’era un ministro greco tra i firmatari dello sconto del 50% alla Germania per i danni causati nella prima guerra mondiale, e il congelamento per quelli della seconda. C’è da rabbrividire quando ascoltiamo i tedeschi porre l’accento sull'obbligo di ottemperare al pagamento dei debiti, proprio loro che hanno causato morti, danni e distruzioni. Ora ci spiegassero i politici europei perché sarebbero più importanti i debiti attuali, frutto di raggiri contabili
garantiti dalla Goldman Sachs, che le anime pure di Bruxelles hanno lasciato correre. Dove sono i colpevoli di questa intrepida rapina alla popolazione greca, forse in galera? E i burocrati pagati a peso d’oro per controllare, continuano nella loro posizione? Questo e altro vogliamo sapere. I conti non tornano in questa Europa narcotizzata da anni di benessere, assopita da utopie catto-comuniste, intontita da una democrazia utilizzata dai meno meritevoli per i peggiori scopi, tramortita da interessi finanziari camuffati da sviluppo economico. E’ arrivata l’ora di darsi una mossa, se è valsa la pena nell'ultimo secolo di allontanare analfabetismo e classismo imperante, gran parte degli europei dovrebbe cercare le cambiali nei bauli della propria famiglia, e ottemperare all'obbligazione personale.
garantiti dalla Goldman Sachs, che le anime pure di Bruxelles hanno lasciato correre. Dove sono i colpevoli di questa intrepida rapina alla popolazione greca, forse in galera? E i burocrati pagati a peso d’oro per controllare, continuano nella loro posizione? Questo e altro vogliamo sapere. I conti non tornano in questa Europa narcotizzata da anni di benessere, assopita da utopie catto-comuniste, intontita da una democrazia utilizzata dai meno meritevoli per i peggiori scopi, tramortita da interessi finanziari camuffati da sviluppo economico. E’ arrivata l’ora di darsi una mossa, se è valsa la pena nell'ultimo secolo di allontanare analfabetismo e classismo imperante, gran parte degli europei dovrebbe cercare le cambiali nei bauli della propria famiglia, e ottemperare all'obbligazione personale.